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Nel cuore del Teatro Pergolesi di Jesi, dove la tradizione lirica incontra la tecnologia più avanzata, la luce è firmata ETC

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    Tra i protagonisti di questa sinergia spiccano strumenti come la Gio @5, i ColorSource CYC e i Source 4WRD Color II, che accompagnano ogni produzione con prestazioni affidabili e versatilità.

    Ad occuparsi di tutto ciò che è luce troviamo Marco Scattolini, tecnico e capo elettricista del teatro, oggi punto di riferimento per la Fondazione Pergolesi Spontini.

    “In ambito teatrale nasco come tecnico nelle compagnie “off””, racconta.

    “Erano realtà con pochi mezzi ma con una grande spinta creativa. È lì che ho imparato a destreggiarmi tra esigenze artistiche e limiti tecnici, e porto ancora oggi quello stile di lavoro curioso e sperimentale.”

    Il rapporto con ETC inizia presto: “Il primo prodotto ETC che ho usato è stato il sagomatore Source Four”, ricorda Marco. “Poi, nel 2019, ho iniziato a lavorare con una Gio, e oggi utilizzo stabilmente una Gio @5.” Proprio la Gio @5 è diventata sua compagna quotidiana.

    “Trovo molto comodo avere il monitor integrato da 17 pollici; le quattro uscite DMX fisiche sono un plus non trascurabile e il sistema rimane sempre estremamente stabile. I cinque fader, anche se motorizzati, per il live possono sembrare pochi, ma nel teatro rappresentano la soluzione ideale”, afferma Marco.

    Oltre alla console, il teatro utilizza diversi apparecchi sempre di casa ETC, un brand che è sempre ben accetto anche dalle compagnie esterne.

    “Abbiamo in dotazione i ColorSource CYC, che sono asimmetrici con una resa cromatica sorprendente, e i Source 4WRD Color II, che ci hanno permesso di convertire quasi tutto il parco sagomatori alogeni in LED. Sono un ottimo compromesso per chi vuole passare al LED contenendo i costi e mantenendo una qualità elevata.”

    Tra i progetti più complessi che Scattolini ha affrontato con questi strumenti spicca la produzione de “La Vestale” di Gaspare Spontini, una degli ultimi lavori e che ha dato grandi soddisfazioni proprio per la sfida che rappresentava…

    “È una scenografia complessa,” spiega, “una scatola bianca chiusa su tre lati, a volte anche frontalmente, completamente rivestita di teli bianchi. Questo complica molto la gestione della luce, perché ogni colpo d’illuminazione rischia di restituire riflessi e tonalità indesiderate.” Il light designer Emanuele Agliati ha lavorato sfruttando al massimo le potenzialità dell’impianto, con tagli di luce e retroilluminazioni che hanno reso possibile valorizzare la scena. “Abbiamo lavorato molto anche dalla sala,” continua Marco, “è stato un percorso complesso ma il risultato finale ci ha pienamente soddisfatto.”

    Nel suo lavoro quotidiano alla console, Marco applica metodo e precisione. “Inizio sempre con una configurazione base che aggiorno nel tempo; uso snapshot, configurazione schermi e Magic Sheets personalizzate. Lavoro in tracking, con almeno un monitor esterno, e preparo molto con ETCnomad, così da avere già un impianto pronto da caricare sulla consolle.” Dopo il debutto, arriva la fase di ottimizzazione: “Tolgo tutto il superfluo, preset non usati e patch di macchine non attive… in questo modo agevolo non solo il mio lavoro in tournée, ma anche quello di chi dovesse subentrare.” Passione, cura del dettaglio e tecnologia al servizio dell’arte: nel percorso di Marco Scattolini, gli strumenti ETC rappresentano la perfetta sintesi tra affidabilità e innovazione, elementi che continuano a illuminare la scena del teatro italiano.