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Luca Asioli ci parla di “Giovanna”, la sua fedele Gio @5

  • Luca Asioli è un lighting designer con solide basi accademiche alle spalle ed un’esperienza trasversale nel mondo della luce professionale.

    Dopo la scuola superiore Luca ha studiato 3 anni alla Bernstein School of Musical Theatre (BSMT) di Bologna come Musical Performer dove si è diplomato nel 2020.

    Questa esperienza didattica, per stessa ammissione di Luca, “gli ha permesso di avere una forte sensibilità per ciò che accade sul palcoscenico, anche sul piano personale dei performer” che lo ha aiutato nel suo lavoro nel mondo della luce professionale.

    Come ultima parte del percorso di studi Luca ha frequentato l’Accademia del Teatro alla Scala seguendo il corso per Lighting Designer, un’esperienza che gli ha insegnato ad approcciarsi a questo mondo a livello professionale mettendolo per la prima volta davanti ad una console ETC, uno strumento che da quel momento in avanti continuerà ad usare come fedele ed irrinunciabile alleato.

    Frequentando il corso di Lighting Design presso lAccademia del Teatro alla Scala ho avuto il piacere di seguire (all'interno della programmazione) un corso di Eos di diversi giorni, con le consolle fisiche ed esercitandomi nella pratica gestendo un piccolo rig luci.

    Da quel momento mi sono letteralmente innamorato di questo software che affianco molto spesso ad una Gio @5 per tutti i miei lavori”, dichiara Luca.

    Attualmente sto seguendo come Lighting Operator una Traviata prodotta da Opera Lombardia e successivamente anche dalla Rete Lirica delle Marche con una Gio @5 (o più semplicemente Giovanna, come mi piace chiamarla) con cui mi trovo estremamente bene” racconta Luca.

    La console ha tutto quello che serve, è potente e compatta, perfetta per essere portata in giro in tournée. Nel tempo mi ha dato tante soddisfazioni” continua.

    Luca si è costruito un set up molto funzionale e originale che merita certamente di essere descritto. Al centro della sua postazione c’è sempre “Giovanna”, la sua fidata Gio @5 con Eos ed una serie di hardware aggiuntivi che rendono ancora più veloce ed efficiente le operazioni di programmazione e di controllo dello show.

    La mia regia è composta da una Gio @5 con l’aggiunta di un monitor esterno o, in alternativa, una ION Xe con doppio monitor.

    Il secondo monitor lo uso moltissimo in programmazione perché mi piace avere il rig luci visivamente disegnato su Magic Sheet e poi, quando vado in scena, il monitor è un valido “supporto” al Maestro alle Luci, che nella lirica è una figura sempre presente data la complessità della rappresentazione a livello musicale, in modo che quest’ultimo sappia sempre in che cue ci troviamo e dove stiamo andando.

    Porto sempre con me anche un router wireless in modo da poter utilizzare il remote control tramite un MacBook come client e, per le piccole cose, utilizzo anche il telefono attraverso un’applicazione.

    Durante la programmazione tengo sotto il tavolo una piccola pedaliera per azionare alcune Macro che mi creo in base alle varie situazioni. Per quanto riguarda il palcoscenico invece, se il rig è molto complesso, mi piace tenere a portata di mano un micro pc con uno schermo touch che si collega in remoto come client alla console principale, integrandolo con una tastiera, prodotta da Cmd-key che consiglio a chi voglia avvicinarsi alla programmazione e, in seconda istanza, per non perdere la manualità”, ci spiega Luca.

    Eos, come nel tempo ci hanno ripetutamente confermato gli utilizzatori che abbiamo intervistato, è in grado di rendere la programmazione estremamente fluida e semplice ed anche Luca Asioli pare essere della stessa idea…

    Citando un caro amico e collega, Oscar Frosio, mi viene da dire che “Eos parla come mangia” ed è questo secondo me il suo punto di forza!

    Le tantissime possibilità di personalizzazione sono la cosa che mi piace di più, sono un vero patito dei Magic Sheet e ne ho uno per qualsiasi cosa.

    Irrinunciabile per me è anche il controllo, grazie all’estrema semplicità con cui è possibile mettere in remoto la console principale e la potenza del protocollo OSC che uso continuamente per sviluppare applicativi esterni per facilitare il lavoro e velocizzarlo”, conclude Luca.