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Fabio Passerini racconta ZOE – La terra senza tempo e dell’impianto della console ETC Gio @5 e Augment3d

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    Quando la luce diventa racconto, il palcoscenico si trasforma in un universo senza confini e per non avere limiti o vincoli creativi il Lighting Designer Fabio Passerini ha scelto la consolle ETC Gio @5!

    Fabio arriva al mondo della luce passando dal cinema e dalle arti visive, ma è l’esperienza all’Accademia del Teatro alla Scala a svelargli il potenziale narrativo dell’illuminazione: “Da lì in poi, è diventata la mia seconda lingua: l’ho portata nel teatro, nella danza, negli eventi live e in contesti audiovisivi,” racconta. “Mi appassiona l’idea che la luce non sia solo una questione tecnica, ma anche poetica.” Un percorso che lo porta a lavorare in contesti molto diversi, dai tour internazionali con Kataklò alle produzioni Sky, fino ai set tra Milano e Londra, arricchendo ogni volta la sua visione sul potenziale espressivo della luce.

    Fabio Paaserini 3Nel musical ZOE, destinato a un pubblico di famiglie e bambini, Passerini ha ricoperto un ruolo completo: lighting designer, programmatore e datore luci durante le repliche. In uno spettacolo dove la scenografia è volutamente minimale, la luce diventa protagonista assoluta, capace di costruire e trasformare lo spazio narrativo. “La luce, in questo contesto, non era un semplice supporto, ma il motore del racconto visivo,” sottolinea Fabio.

    L’obiettivo era chiaro: usare la luce per segnare ogni passaggio drammaturgico, ogni variazione di ambiente, in assenza di veri cambi scena fisici. “Ogni transizione e ogni sparizione scenica veniva raccontata attraverso la luce,” spiega.

    Scelte come l’integrazione in scena di tubi luminosi e l’uso de barre a LED in controluce, insieme a una hazer, hanno permesso di creare veri e propri “sipari di luce”, dissolvenze che segnano i confini tra realtà e immaginazione.

    Il setup luci di ZOE è stato pensato per offrire massima flessibilità e coerenza cromatica: in scena sono stati utilizzati diversi corpi illuminanti, sia motorizzati sia profile, tutti gestiti tramite la consolle ETC Gio @5, scelta per la sua affidabilità e per le possibilità offerte nella gestione del colore. “La gestione del colore è senza dubbio uno degli aspetti più potenti,” afferma Fabio. “Poter impostare una gelatina e sapere che tutti i Fabio Paaserini 4proiettori – anche con sintesi diverse – restituiscono il colore in modo coerente, è un vantaggio enorme.” Grazie alle librerie ETC e alla digitalizzazione delle gelatine, Passerini ha potuto mantenere l’uniformità cromatica semplicemente richiamando le stesse palette colore, indipendentemente dalla tecnologia di sintesi. Un altro punto di forza è stato l’utilizzo di Augment3d, il sistema di previsualizzazione 3D di ETC, che ha permesso a Fabio di mostrare al regista le proposte luci prima dell’allestimento vero e proprio: “In futuro, mi piacerebbe sfruttare questo strumento al massimo del suo potenziale: costruire l’intero show in ambiente virtuale e poi trasporlo con precisione sul palco reale, quando le condizioni lo permettono.”

    Il risultato è stato riconosciuto e apprezzato da tutto il team creativo. “Alfonso Lambo, il regista, ha riconosciuto il ruolo attivo che la luce ha avuto nel racconto,” spiega Fabio. Anche il cast ha percepito la forza evocativa delle luci, che li aiutavano a entrare in scena e a interpretare meglio le atmosfere, muovendosi in uno spazio che sembrava realmente mutare sotto i loro occhi. Guardando al futuro, Fabio non nasconde il desiderio di lavorare ancora con le tecnologie ETC, in particolare con la Eos Apex: “Ogni tasto, ogni layout si può cucire addosso al tipo di spettacolo e al proprio modo di lavorare. La velocità di programmazione ne guadagna moltissimo. In uno spettacolo come ZOE, dove i tempi sono stretti e le esigenze cambiano in corsa, strumenti del genere fanno la differenza.”

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